domenica 20 marzo 2011

Miti del circo italiano

Enzo Cardona, lo showman dell'aria




Quando, negli anni '70, l'arte del trapezio volante era una prerogativa italiana, la stella di punta di questa disciplina aerea era Enzo Cardona.
Oggi felicemente ritirato dalla pista, Enzo Cardona ha condotto una trionfale tournée nei principali circhi internazionali.

Se altri continuano a compiere record sempre piu' spettacolari, a sua tecnica, il suo stile, il suo carisma, non sono mai stati eguagliati.

Quello che segue, é un filmato di una sua esibizione in Francia, al circo Jean Richard, nel 1975.










sabato 27 giugno 2009

E' scomparso Mario Verdone


Addio al padre degli studi circensi


E' venuto a mancare ieri Mario Verdone, decano degli storici di spettacolo italiani, e per il mondo del circo uno dei padri della storiografia in campo mondiale. Era nato nel 1917.
Se era celebre sopratutto per aver introdotto in Italia gli studi di cinema nel mondo accademico, o per i suoi scritti su futurismo e avanguardie, il mondo del circo gli deve la legittimità storica. La sua passione lo aveva portato a frequentare i più grandi circhi e artisti del secolo, fino a farlo diventare co-fondatore, negli anni '50, della leggendaria Union des Historiens du Cirque, che univa i massimi studiosi del pianeta con importanti ricerche e scambi lasciandoci materiali preziosissimi. E' grazie a lui, tra l'altro, che Fellini entrò con profondità nell'universo della pista per la preparazione del film "I Clowns".
Nei suoi libri e articoli, nelle sue lezioni universitarie, Mario aveva sempre portato avanti una tesi audace: il circo come fonte di tutte le arti dello spettacolo. Ne aveva dimostrato l'influenza decisiva sulle origini del teatro e soprattuto del cinema. Ci lascia una serie di fonti preziosissime, tra cui lo splendido volume "Spettacolo Romano", sulla storia circense a Roma attraverso i secoli.
La sua ultima occasione pubblica era stata la conferenza accademica alla Sapienza di Roma per presentare il nostro volume"Storia del Circo", un regalo di cui saremo sempre onorati.
Di Mario ci mancheranno la sua graziosa risata, l'entusiasmo infantile per gli spettacoli, la leggerezza disincantata e divertita (opposta alla severità dei tanti "studiosi"), il gusto acuto e ironico per le arti senza estremismi e ideologie: tutto questo sulle solide basi di una cultura rigorosissima quanto sterminata, che gli dava modo di porre i tanti oggetti dei suoi studi (dalla poesia all'illusionismo, dalla pittura al dramma) nei contesti più ampi.
Addio Mario: anche se hai avuto la fortuna di una vita lunghissima e in piena lucidità, per noi te ne sei andato troppo presto. Ma ci lasci tantissimo: Grazie!

venerdì 6 marzo 2009

Alberto Zoppè, l'ultima leggenda equestre




E’ scomparso ieri il cavallerizzo Alberto Zoppè, una leggenda equestre del circo del ‘900.


Alberto era nato nel 1922, figlio di Luigi e Emma Zoppè. Nel 1949 viene scritturato in America al circo Ringling Barnum Bailey con la propria troupe di piramidi a cavallo e jockey equestre, e con il numero comico a cavallo in cui ebbe sucesso il celebre nanetto cavallerizzo Cucciolo. Il numero è uno di quelli ad aver maggiore spazio nel film “Il più grande spettacolo del mondo” (1952) di Cecil B. De Mille. Zoppè ebbe fortuna in America prendendo parte ad infinite trasmissioni televisive.


Negli anni ’90 aveva fondato sempre negli Stati Uniti il Circo Zoppè, all’antica italiana, che continua ad avere un notevole successo nel circuito culturale americano.


Alberto era il penultimo sopravvissuto dei suoi numerosi fratelli e sorelle: Rodolfo, Guglielmo, Ruggera Tosca.


Alberto lascia la sorella Zaira, la moglie sandra, i figli Giovani, Tino e Tosca.


Di seguito, due documenti video : la sequenza di Alberto e Cucciola nel film di De Mille, e un rarissimo filmato amatoriale con l’intera troupe Zoppè in pista.



















martedì 24 febbraio 2009

Archie and Diane Bennett



Uno dei più sensazionali numeri dell'epoca d'oro del night club é stato il duo degli australiani Archie e Diane Bennett.
L'unione di danza, acrobazia e contorsionismo estremo difficilment ha raggiunto simili livelli, rendendo il loro numero una delle attrazioni più prestigiose degli anni '60 e '70. Archie Bennett era stato iniziato giovanissimo al contorsionismo dal maestro Ted Ardini; dopo sette anni di carriera come solista si unì a lui la sorella Diane. Guidati dal leggendario Tibor Rueda (uno dei leggendari maestri del ballo edell'acrobazia, prima di divenire impresario dei "TreTenori"), impiegarono 11 anni a creare la loro esibizione senza eguali.
I Bennett hanno trionfato ovunque: dal Lido di Parigi al Tropicana di Las Vegas, dal Savoy di Londra al fiabesco Casino di Beirut. All'apice della loro carriera, nei primi anni '70 entrano nel mondo del circo grazie a Liana Orfei, che li porta in Italia in tournée in una lunga tournée del proprio Circorama.
Di seguito si può ammirare uno dei pochi filmati esistenti della loro esibizione (collezione Guy Tell):



sabato 17 gennaio 2009

I favolosi fratelli Cristiani



Negli anni '30 e '40, la numerosa famiglia dei Cristiani presento' il piu' sensazionale numero di acrobazia equestre mai visto nella storia del circo. Proprietari di un piccoli circo in Italia, alla fine degli anni '20 i Cristiani iniziarono ad essere scritturati nei piu' grandi circhi europei, fino a stabilirsi definitivamente negli Stati Uniti.




Acrobati a cavallo ma anche saltatori a terra, acrobati con le bascule, equilibristi sulle pertiche, essi si esibirono in tutti i piu' grandi circhi d'America e nei locali piu' prestigiosi nell'epoca d'oro dei night-club. Tra essi, Lucio Cristiani viene ricordato come il piu' grande acrobata equestre della storia: l'unico a proporre con regolarita' un salto mortale dal primo al terzo cavallo al galoppo.



Negli anni '60 furono capaci di creare il loro Cristiani bros. Circus, per alcuni anni uno dei piu' grandi d'America.
Qui trovate un cortometraggio girato dalla Mgm nel 1936, in cui si vedono solo alcuni degli incredibili exploit di cui questa famiglia fu capace.







martedì 4 novembre 2008

Paulina Schumann

Ovvero del circo come una delle belle arti


Figlia del leggendario clown spagnolo Charlie Rivel, Paulina Schumann è stata tra le più grandi innovatrici del circo nel Novecento. Dopo una carriera come acrobata e ballerina attraverso i maggiori music hall del primo dopoguerra, Paulina nel 1949 sposa lo svedese Max Schumann, forse il masimo artista equestre del secolo scorso, erede di un’antichissima dinastia dell’aristocrazia circense tedesca. Al suo fianco, Paulina scuote l’accademismo classico dell’arte equestre con l’eclettismo coreografico proprio al varietà: introduce numeri a tema, coreografie, arrangiamenti musicali, divenendo lei stessa una notevole amazzone e presentatrice di cavalli. Negli anni ’50 e ’60, i suoi numeri di cavalli presentati al circo Schumann in Scandinavia e al Bertram Mills di Londra hanno rappresentato il modello estetico di riferimento per le generazioni a venire. Paulina ispirava le creazioni equestri al folklore del mondo, alle icone della danza o a films come My Fair Lady, Robin Hood, etc. Memorabile il numero creato su “Rapsodia in Blu” di Gherswin.

Alla fine della sua carriera, negli anni '70 Paulina è tornata come nell’infanzia ad essere spalla del padre Charlie Rivel nei suoi numeri di clown. Oggi, dopo quasi un secolo di carriera mondiale dinanzi a sovrani e celebrità del pianeta, Paulina vive in Spagna. Il mese scorso ha ricevuto sia la Medaglia delle Belle Arti dalle mani di S.M. Juan Carlos di Borbone, che il Premio Nazionale della Cultura di Catalogna. In suo omaggio, abbiamo posto su youtube un montaggio di rarissimi filmati della sua irripetibile carriera:



martedì 7 ottobre 2008

Gli Angeli Volanti


Omaggio a Cesare Togni

La dinastia Togni resta una delle più antiche, numerose e stabili al mondo nella costanza dei successi artistici e imprenditoriali. Fu iniziata nel 1872 da Aristide Togni, che sposò la circense Teresa De Bianchi. I suoi figli inaugurano nel 1919 la dicitura di Circo Nazionale Togni. La famiglia si scinderà poi in vari grandi circhi nel 1956, con le varie diramazioni attuali.
Negli anni '50 i Togni, che eccellevano nelle varie specialità della pista, avevano dato vita ad una troupe di trapezisti volanti, particolarmente numerosa e dai brillanti risultati.




Da sin: Willy Togni, Ugo Miletti, Enis Togni, Oscar Togni, Wanda Miletti, Lidia Togni, Liliana Miletti, Cesare Togni, Bruno Togni (grazie ad Alex Togni per le corrette identificazioni). Copyright coll.Raffaele De Ritis

Tra essi spiccava Cesare Togni (1924-2008), capace di un exploit restato unico: il salto mortale rompicollo al di sopra della barra del trapezio, seguito al ritorno da una tripla piroetta nelle braccia del porteur.
In omaggio a questo artista e direttore di circhi, mostriamo in basso una clip del suo celebre esercizio, filmato per "Il più comico spettacolo del mondo" (Mario Mattoli, 1953).