martedì 4 novembre 2008

Paulina Schumann

Ovvero del circo come una delle belle arti


Figlia del leggendario clown spagnolo Charlie Rivel, Paulina Schumann è stata tra le più grandi innovatrici del circo nel Novecento. Dopo una carriera come acrobata e ballerina attraverso i maggiori music hall del primo dopoguerra, Paulina nel 1949 sposa lo svedese Max Schumann, forse il masimo artista equestre del secolo scorso, erede di un’antichissima dinastia dell’aristocrazia circense tedesca. Al suo fianco, Paulina scuote l’accademismo classico dell’arte equestre con l’eclettismo coreografico proprio al varietà: introduce numeri a tema, coreografie, arrangiamenti musicali, divenendo lei stessa una notevole amazzone e presentatrice di cavalli. Negli anni ’50 e ’60, i suoi numeri di cavalli presentati al circo Schumann in Scandinavia e al Bertram Mills di Londra hanno rappresentato il modello estetico di riferimento per le generazioni a venire. Paulina ispirava le creazioni equestri al folklore del mondo, alle icone della danza o a films come My Fair Lady, Robin Hood, etc. Memorabile il numero creato su “Rapsodia in Blu” di Gherswin.

Alla fine della sua carriera, negli anni '70 Paulina è tornata come nell’infanzia ad essere spalla del padre Charlie Rivel nei suoi numeri di clown. Oggi, dopo quasi un secolo di carriera mondiale dinanzi a sovrani e celebrità del pianeta, Paulina vive in Spagna. Il mese scorso ha ricevuto sia la Medaglia delle Belle Arti dalle mani di S.M. Juan Carlos di Borbone, che il Premio Nazionale della Cultura di Catalogna. In suo omaggio, abbiamo posto su youtube un montaggio di rarissimi filmati della sua irripetibile carriera:



martedì 7 ottobre 2008

Gli Angeli Volanti


Omaggio a Cesare Togni

La dinastia Togni resta una delle più antiche, numerose e stabili al mondo nella costanza dei successi artistici e imprenditoriali. Fu iniziata nel 1872 da Aristide Togni, che sposò la circense Teresa De Bianchi. I suoi figli inaugurano nel 1919 la dicitura di Circo Nazionale Togni. La famiglia si scinderà poi in vari grandi circhi nel 1956, con le varie diramazioni attuali.
Negli anni '50 i Togni, che eccellevano nelle varie specialità della pista, avevano dato vita ad una troupe di trapezisti volanti, particolarmente numerosa e dai brillanti risultati.




Da sin: Willy Togni, Ugo Miletti, Enis Togni, Oscar Togni, Wanda Miletti, Lidia Togni, Liliana Miletti, Cesare Togni, Bruno Togni (grazie ad Alex Togni per le corrette identificazioni). Copyright coll.Raffaele De Ritis

Tra essi spiccava Cesare Togni (1924-2008), capace di un exploit restato unico: il salto mortale rompicollo al di sopra della barra del trapezio, seguito al ritorno da una tripla piroetta nelle braccia del porteur.
In omaggio a questo artista e direttore di circhi, mostriamo in basso una clip del suo celebre esercizio, filmato per "Il più comico spettacolo del mondo" (Mario Mattoli, 1953).






martedì 30 settembre 2008

Il London Hippodrome

Elefanti tuffatori, pianisti ciechi, tartarughe giganti e Ruggero Leoncavallo



Nel Gennaio 1900, la piazza di Leicester Square a Londra, che già pullulava di teatri di attrazioni, vede nascere uno degli edifici più straordinari mai ideati: il colossale London Hippodrome. L'ambizione era quella di dare alla metropoli un teatro-circo stabile capace di ogni meraviglia. Oltre ad un proscenio degno dei templi della lirica, le sedie della platea potevano sparire per ospitare una pista da circo, un'arena di pattinaggio o una piscina capace di 100mila litri d'acqua, con fontane, cascate, barche e spettacolari inondazioni.



Da un mese all'altro, potevano esibirsi all'Hippodrome leggende come il minuscolo Little Tich o gli enormi elefanti tuffatori di Busch; la pantomima "Siberia" con i 70 orsi polari di Wilhelm Hagenbeck o "Cenerentola" in cui appariva vestito da gatto un bambino agli esordi: Charlie Chaplin. E poi il leggendario W.C.Fields, i cavallerizzi Gautier, i Fratellini, e qualunque animale possibile, dai cormorani ai serpenti a sonagli. E poi giganti russi, pigmei africani, una violinista senza braccia o un ciclista tuffatore senza una gamba. Poeti vi leggevano i propri scritti a dorso di tartarughe giganti, e Ruggero Leoncavallo in persona vi diresse "Pagliacci".



Nel 1909, l'Hippodrome venne trasformato in una classica sala teatrale, senza venir meno alle grandi attrazioni: come Houdini, Cinquevalli o il mago Chung Ling Soo.
Nel secondo dopoguerra divenne un teatro di rivista, "The Talk of The Town", e una sala di concerti per superstar come Judy Garland o Dean Martin. Infine, negli anni '80 fu convertito in una discoteca.
Il 2 Ottobre 2008, l'Hippodrome torna ad essere un circo-varietà restaurato in tutto il suo splendore ospitando "La Clique", stravagante show di acrobati, contorsionisti, ingoiatrici di spade e burlesque: www.lacliquelondon.com

lunedì 1 settembre 2008

The Nicolodis

La gloriosa epoca degli "acrobati all'italiana"




Se oggi le piste dei circhi sono piene di straordinari saltatori cinesi e russi, fino a qualche decennio fa l'acrobazia era una prerogativa di scuola italiana.
Infatti, nella seconda metà dell'800, l'acrobazia spettacolare moderna nasce da una sorta di incrocio tra la cultura fisica delle palestre e le famiglie itineranti circensi. In breve molte di queste dinastie si affermarono nel mondo. Ad alcune di esse si deve la diffusione dei numeri detti di "acrobazia all'italiana": esibizioni di acrobazia purissima, senza uso di accessori, in cui gli atleti stessi forniscono la propulsione ai loro partner. Ma questo genere si distingueva anche per l'eccezionale carisma scenico e di comunicativa col pubblico, tipico della cultura latina. Queste troupes, con la loro arte faticosa e difficile, sono pressoché scomparse già prima del 1990. Hanno visto la loro esplosione negli anni '60, dominando il mercato circense e dei night clubs nell'intero pianeta.
Protagonista assoluti di questo genere é stata la famiglia Nicolodi: pochi come loro possono vantare ingaggi sotto i più prestigiosi tendoni e sui maggiori palcoscenici del loro tempo. Ma soprattutto un repertorio artistico e atletico ineguagliabile. E possibile riscoprirli nel seguente filmato del 1969.









venerdì 22 agosto 2008

Oleg Popov

Il clown del disgelo



Oleg Popov (n.1930) é stato il primo clown sovietico ad uscire dalla "cortina" comunista quando nel 1956 il leggendario Circo di Mosca svolse la sua tournée occidentale a Parigi e Bruxelles. Rivelò cosi' gli elementi di base del clown russo novecentesco: sviluppo del virtuosismo nelle tecniche circensi e parodia dei numeri (come già avveniva nell'800), ma sopratutto grande influenza del cinema muto e della drammaturgia. Popov dimostrò di saper inserire forti elementi di satira ma anche un forte elemento di "poesia", che influenzerà profondamente la scuola europea.
Tra i suoi classici, la pantomima del "cerchio di luce" (da un'idea avuta negli anni '40 negli Usa da Emmett Kelly), che qui proponiamo in un raro filmato.


mercoledì 2 luglio 2008

Tito Gaona

L'eroe del trapezio volante



Tito Gaona é stato tra i maggiori protagonisti del trapezio volante del dopoguerra. A solo 14 anni era già capace di un triplo salto mortale, tra i pochissimi al mondo. In seguito, è stato l'unico nella storia ad eseguirlo bendato...Ha girato il mondo, è stato il primo trapezista volante a vincere il clown d'oro a Monte Carlo nel 1978...
Da una decina d'anni si è ritirato ed anima un'importante scuola per trapezisti in Florida.

In questo video, l'esibizione dei Flyng Gaonas al Festival di Monte Carlo del 1978.






Al link sottostante, è possibile ammirare una selezione di rari filmati della carriera straordinaria di Tito.


http://www.youtube.com/watch?v=WlLdWxhSE9U

domenica 15 giugno 2008

I Clerans




Follie dell'aria


Attorno al 1960, l'arte del trapezio e delle acrobazie aeree venne rinnovata con tecniche e trovate spettacolari. Tra i fenomeni di quegli anni vi fu un duo francese, i Clérans, che popolarizzarono poi nel mondo la specialità detta del "quadro aereo". Memorabile rimane il loro salto nel vuoto, senza nessun dispositivo di protezione con presa finale ai polsi.
Lo si può vedere in questo raro filmato (che abbiamo scoperto per caso all'interno di un cinegiornale britannico) durante la loro presentazione al Cirque d'Hiver di Parigi.


venerdì 30 maggio 2008

Joe Jackson

Due generazioni di poesia e risate in bicicletta

Il nome Joe Jackson é stato una delle leggende del circo e del varietà.
Nel primo novecento, sui palcoscenici del vaudeville emergeva con questo nome il vagabondo ladro di biciclette: un magistrale pezzo di pantomima acrobatica che non aveva nulla da invidiare ai clown del cinema muto che in quegli anni stavano emergendo.
Joe Jackson divenne una leggenda. Il suo prestigio nel circuito del varietà equagliava quello di Al Jolson, Houdini i Fratelli Marx, Fred Astaire.



Lo stesso identico numero venne ripreso dal figlio, Joe Jackson jr. (nella foto in basso), che continuò ad esibirsi fino a tutti gli anni '70.



Qui possiamo vedere il numero completo di Joe Jackson jr. (diviso in due parti), nella memorabile registrazione della trasmissione "Clowns" al circo stabile d Djiugarten a Stoccolma nel 1978









domenica 18 maggio 2008

I leoni di Schneider

Il capitano dei 100 leoni



Alfred Schneider, il "capitano", fu un domatore tedesco popolare nei primi decenni del '900. Molta della sua celebrità fu dovuta al fatto di aver impiegato i propri leoni per il film "Quo Vadis", una produzione italo-tedesca del 1919. Proprietario di una quantità considerevole di belve, divenne celebre per i suoi "100 leoni", con i quali si esibiva in gabbia gettando loro bistecche, vestito da capitano della marina. Anche se in realtà i leoni non erano più di 70, lo spettacolo poteva essere impressionante.
Schneider aprì anche un proprio circo, che fallì a Napoli, nel 1932 dove fu liquidato in una singolare asta. In seguito il "capitano" continuò ad esibirsi come domatore per grandi circhi europei.
Di seguito, una galleria di documenti su Schneider e, dal nostro archivio, una straordinaria testimonianza filmata delle sue esibizioni.




































venerdì 2 maggio 2008

Il poeta della giocoleria

Francis Brunn


Pochi artisti nella storia del circo hanno determinato un prima e un dopo nella propria arte. Uno di questi è il giocoliere Francis Brunn. Nel Novecento, è stato l'equilibrio perfetto tra il rigore del circo classico, perfezionistico nella ricerca dell'exploit, e la ricerca innovativa nell'espressione artistica. La sua apertura ai linguaggi della danza e delle arti, unita alla pratica artigianale tipica della tradizione lo hanno reso un mito. A partire dagli anni '40, Brunn si è esibito in tutti i più grandi circhi e music-hall del mondo. Uno dei pochissimi giocolieri ad esibirsi come solista nella pista centrale del Ringling-Barnum in America.
Vi offriamo una sua esibizione in una trasmissione televisiva statunitense nei tardi anni '60.


venerdì 18 aprile 2008

Le sfilate di Barnum and Bailey

Pochi anni dopo la morte di Barnum, nel 1899, sulla costa Ovest americana James Anton Bailey imbarca su due transatlantici il "più grande spettacolo del mondo" verso le coste della Gran Bretagna. Migliaia di persone, animali, veicoli, treni completi e infrastrutture. Ricorderà nelle proprie memorie Geroge Conklin, il direttore dello zoo viaggiante: "fu la più grande impresa dopo l'Arca di Noè". E difficilmente si potè dargli torto. Per i quattro anni successivi, il "Barnum and Bailey" riversa in metropoli e villaggi d'Europa la sua città di tende e meraviglie, la più grande organizzazione viaggiante che il mondo abbia mai conosciuto. E, come in America, nel giorno inaugurale del circo veniva offerta gratuitamente la grande parata urbana: sfilava l'orchestra sul colossale "vagone dei due emisferi" a cui seguivano i carri con le gabbie, poi gli splendidi vagoni di legno intarsiato e la sfilata degli animali esotici e degli elefanti.
Abbiamo nel nostro archivio due straordinari documenti: brevi frammenti di cineamatori inglesi del 1899 che documentano la parata del Barnum e Bailey in Gran Bretagna. Li abbiamo messi su You Tube e ve li proponiamo in coda a questo post.
Sono forse le più antiche immagini filmati esistenti riferite ad un circo.
Se vi piace la storia del circo, continuate a seguirci.





Di Barnum e di Bailey, e dei loro circhi, si parla nei capitoli 9, 10 e 11 di "Storia del Circo".



martedì 8 aprile 2008

La Callas del Circo


Il trapezio singolo é ormai una specialità tra le più diffuse del circo, sia tradizionale che contemporaneo. La pioniera di questa disciplina é stata la greco-ispanica Miss Mara (Mara Papadopulos), negli anni '60 protagonista del Ringling-Barnum in America e poi dei più grandi tendoni d'Europa. Senza i cavetti di sicurezza a cui siamo abituati oggi, ben prima della scuola russa degli anni '80 e poi delle avanguardie canadesi e francesi, diede vita ad un numero di uno splendore ancora oggi ineguagliato.



Eccola in una sua rarissima esibizione nel 1963 allo Spanischer National Circus di Carola Williams e Arturo Castilla.

Nella foto sopra, Miss Mara con Arturo Castilla e Manuel Feijo, i due più grandi impresari nella storia del circo spagnolo.



Di Miss Mara si parla a pag. 309 di "Storia del Circo".

lunedì 7 gennaio 2008

Raffaele De Ritis

STORIA DEL CIRCO


Bulzoni Editore



Da Giugno 2008

Nel frattempo, questo blog di approfondimenti, immagini, video sulla storia mondiale del circo.